Traduzione automatica in inglese: sì o no?

Esempio di traduzione automatica in inglese

La diffusione della traduzione automatica in inglese

“Con cosa hai scritto il compito?”. “È una traduzione automatica in inglese che ho fatto con Google Traduttore!”. Questo è uno scambio che mi è capitato di avere varie volte con i miei studenti di inglese. Di fatto, nel loro caso usare Google è assolutamente controindicato, in quanto significa saltare la fase di elaborazione della frase che è necessaria per chiunque stia imparando una lingua.

Tuttavia, la cosiddetta machine translation, effettuata con motori avanzati, sta trovando sempre più spazio nell’attività di traduzione su vasta scala, anche da parte di grandi agenzie. A mio modo di vedere, la traduzione automatica in inglese o in qualsiasi altra lingua non va demonizzata, bensì sfruttata come tecnologia che consente in primo luogo di risparmiare tempo.

I vantaggi e gli svantaggi

Io stessa me ne avvalgo a volte come base generale da cui partire nei testi tecnici, riducendo tra le altre cose il tempo di digitazione di nomi, numeri o termini tecnici per cui esiste un traducente univoco. Come traduttrice professionista, è però sempre mia cura effettuare un post-editing particolarmente puntiglioso, in cui mi capita spesso di cancellare interi segmenti e riscriverli da zero.

Tuttavia, nonostante i progressi tecnologici degli ultimi anni, la traduzione automatica può ancora commettere vari tipi di errori, principalmente dovuti alla complessità del linguaggio umano e alla mancanza di comprensione culturale e contestuale da parte delle macchine.

Senza arrivare agli errori esilaranti nei menu dei ristoranti, basta pensare alla traduzione errata di nomi di persone (François Hollande che diventa “François Paesi Bassi”) o di prodotti (“HPE Cloud Volumes” tradotto come “Volumi Cloud HPE”), all’incapacità di comprendere i termini da non tradurre (“container” in ambito informatico/logistico), le frasi idiomatiche riprodotte letteralmente (“let the cat out of the bag” come “lasciare il gatto fuori dalla borsa” invece di vuotare il sacco) o alla perdita continua del contesto (“cloud” è “nuvola” in un testo descrittivo ma non in uno testo informatico).

La “transcreazione” e l’importanza di un traduttore esperto

Soprattutto, la traduzione automatica in inglese non consente di operare quel lavoro di rielaborazione e adattamento continuo, detto “transcreazione”, che è necessario per i materiali di marketing o pubblicitari, o anche siti Web, in cui lo stile riveste un’importanza preponderante e un bravo traduttore può decidere addirittura di eliminare o spostare alcune parti del discorso per rendere il testo finale più leggibile, scorrevole e godibile.

Solo un traduttore professionale ed esperto può effettuare questo tipo di lavoro, e in questo nessuna macchina può superarci. Lo stesso traduttore saprà anche quando e come avvalersi della traduzione automatica scegliendo un motore adatto, e senza mai improvvisare.

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