Tra i progetti che più mi hanno segnato professionalmente c’è senza dubbio quello che riguarda un’icona senza tempo: l’Orient Express. Da alcuni anni collaboro con l’agenzia incaricata delle traduzioni del sito di Accor Orient Express, un treno che rappresenta il lusso, il viaggio e il fascino della storia in movimento.
Ma come sono arrivata fin qui?
La selezione: un test impegnativo
Come è giusto che sia per un brand di prestigio internazionale, l’accesso a questo incarico è passato attraverso un test di traduzione accurato, svolto per Europa Trad, l’agenzia francese che gestisce i contenuti in tutte le lingue con cui collaboro da tempo e che ha partecipato all’appalto per ottenere l’incarico.
I primi percorsi descritti, però, erano quelli dell’Orient Express La Dolce Vita, che viaggia in Italia! Qui è emersa una delle sfide più interessanti: localizzare la traduzione per un pubblico italiano. Non si trattava solo di trasferire le parole da una lingua all’altra, ma di fare in modo che il testo risuonasse con chi conosce già i luoghi e la cultura. Certi riferimenti, immagini o evocazioni che funzionano per un lettore francese o internazionale possono risultare banali o poco immediati per un italiano. La traduzione doveva rispettare lo stile elegante del brand, ma adattarsi al bagaglio culturale e immaginativo del lettore locale.
Il testo includeva inoltre descrizioni raffinate di cabine e servizi, note storiche e riferimenti a luoghi esclusivi attraversati dal percorso. Ho dovuto dimostrare:
- precisione terminologica
- padronanza di un registro elegante e narrativo
- capacità di rispettare uno stile coerente con il branding
- sensibilità culturale e attenzione al dettaglio.
Il risultato del test? L’agenzia ha ottenuto il contratto ed è iniziato il progetto, che continua ancora oggi.
Le sfide di tradurre il lusso
Tradurre per l’Orient Express significa molto più che trasferire informazioni da una lingua all’altra. Le parole devono far viaggiare chi le legge, evocare un’atmosfera, far immaginare velluti e cristalli, colazioni servite in cabina mentre scorrono paesaggi incantati.
Occorre senza dubbio trasmettere un’identità fortemente emotiva: ogni frase deve suggerire un’esperienza, non solo un servizio. Serve quindi equilibrio tra storytelling e informazione, vale a dire descrivere con poesia, ma senza perdere chiarezza. Personalmente, presto attenzione anche al ritmo e della musicalità del testo: il lettore deve “sentire” l’eleganza.
Cosa amo di questo lavoro
Ogni progetto per l’Orient Express mi ricorda perché faccio la traduttrice: grazie alle parole, posso far scoprire luoghi, sogni e storie anche senza salire davvero sul treno. E quando si tratta di un mito della cultura del viaggio, la soddisfazione è immensa.

