Un’agenda come il Tetris: cancellare le lezioni di inglese significa perdere

Può sembrare una cosa da poco, che non ha nulla di sbagliato: “Cosa sarà mai annullare una lezione di inglese?”.

Ma in realtà, per chi come me lavora con molti studenti distribuiti in orari diversi, ogni cancellazione improvvisa crea un effetto domino che può mandare in tilt l’intera settimana.

Mi capita spesso di pensare che organizzare le mie lezioni è impegnativo quasi quanto tenerle! Immagino sempre la mia agenda come una partita a Tetris: ogni lezione è un mattoncino colorato che deve incastrarsi perfettamente tra gli altri, lasciando spazio per spostarmi, preparare il materiale e occuparmi anche della mia vita privata. Se uno si sposta, provoca immediati effetti a cascata su tutti gli altri!

E quando uno di questi “blocchi” sparisce all’improvviso, non resta semplicemente un buco vuoto.
Dietro ogni appuntamento confermato, può esserci un altro studente che avrebbe voluto fare lezione proprio in quell’orario, ma che non ha potuto prenotarla perché l’avevo già riservata a qualcun altro. Ed è davvero un peccato quando poi la lezione viene cancellata: io rimango con un’ora vuota che non posso più riassegnare, mentre intanto ho dovuto dire di no a chi l’avrebbe voluta. Anzi, non è solo un peccato: è proprio ingiusto.

Quando una lezione viene cancellata all’ultimo momento, può sembrare una “fortuna”, perché recupero un’ora libera. Ma in realtà, non è mai tempo di qualità. Se so in anticipo che avrò del tempo libero, posso organizzare qualcosa di utile: correggere compiti, preparare materiali, fare una commissione o anche studiare. Ma se la cancellazione arriva all’improvviso, quell’ora rimane incastrata in mezzo alla giornata: troppo breve per tornare a casa o sbrigare una commissione, troppo slegata per concentrarmi su un lavoro più lungo. È solo tempo morto che non porta beneficio a nessuno.

Inoltre, mi costringe spesso a cambiare all’ultimo il percorso che avevo studiato con attenzione e a mandare una sfilza di messaggi o chiamate per vedere se qualcun altro può subentrare.
E visto che, oltre a insegnare, mi occupo anche di traduzioni, mi ritrovo letteralmente a lavorare di notte per consegnarle in tempo, in quanto so che il giorno dopo sarò impegnata con una lezione. Vederla saltare all’ultimo è davvero frustrante.

In più, saltare le lezioni fa male anche allo studente stesso: interrompe il percorso didattico, rallenta i progressi e rende più difficile riprendere il filo del lavoro fatto insieme. Non ne vale davvero la pena, se non per motivi seri.

Per tutte queste ragioni, ho deciso di inserire una regola molto semplice ma necessaria: per cancellare una lezione senza costi, occorre avvisarmi almeno 24 ore prima.

So bene che possono capitare imprevisti, ed è per questo che, per venire incontro ai miei studenti, mi capita di accettare anche preavvisi inferiori ai due giorni. Ma non dovrebbe diventare la norma: deve restare un’eccezione.

È una questione di rispetto reciproco:
– io mi impegno a fissare e preparare con cura il vostro spazio orario;
– voi, avvisandomi per tempo, mi permettete di organizzarmi meglio o di dare quell’ora a chi la sta aspettando.

Grazie a questa regola, riesco a garantire a tutti un servizio più costante, sereno ed efficace.

Se anche tu stai pensando di iniziare un percorso di lezioni private, sappi che dietro ogni ora c’è un grande lavoro di organizzazione e preparazione, e che ogni piccolo gesto di rispetto verso il tempo dell’insegnante fa davvero la differenza!

Tag: Nessun tag

I commenti sono chiusi.